Sta destando molto clamore in questi giorni la sospensiva dei fondi destinati alle nostre Province in merito ai progetti di riqualificazione delle periferie. In particolare la levata di scudi del PD locale e del PATT che sono saliti sulle barricate attaccando il Governo che ha votato in merito nel corso della seduta n. 32 del 6 agosto al Senato. Sicuramente non può far piacere a nessuno che questi soldi non arrivino nei tempi sperati, ma è bene provare a fare un po’ di chiarezza.
Alla votazione in Senato, hanno votato a favore, oltre ai rappresentanti della maggioranza, anche i Senatori del PD ( compreso lo stesso Renzi che aveva promosso l’iniziativa ) e anche i rappresentanti delle autonomie compresi coloro che sono a rappresentare l’asse SVP-PATT in Parlamento ( Sen. Bressa, Steger, Unterberger ). Su 271 presenti si sono registrati 270 votanti con 270 voti favorevoli. Sulle motivazioni abbiamo invece diverse versioni e su questo non ci addentriamo.
Quello che ci preme rimarcare è che si tratta di una zona che versa in condizioni di abbandono da quasi 30 anni e riteniamo che gridare alla vergogna per una decisione che potrebbe posticipare di un altro paio di anni il progetto di riqualificazione stride un po’ con la realtà dei fatti. Cosa dovrebbero dire allora i cittadini che dal secolo scorso sono accompagnati da quel desolante e famigerato “buco”?
Ci piacerebbe invece pensare che questo possibile ritardo possa far ricredere l’amministrazione sull’ubicazione scelta per gli uffici comunali che non rappresenta nulla di positivo per i cittadini ( e presumiamo anche i dipendenti ) che vi dovranno accedere contribuendo a un aggravamento del traffico di una zona già altamente congestionata.
Mauro Corazza – Candidato di Agire per il Trentino