Se tale previsione dovesse effettivamente realizzarsi (che il parcheggio sia privato o pubblico poco cambia ai fini del ragionamento) si tratterebbe di un clamoroso errore, per un quartiere per il quale si cerca con molta fatica uno slancio, sin dalla sua inaugurazione nel 2013. I parcheggi gratuiti, proprio sotto le attività commerciali, costituivano un seppur minimo incentivo per la clientela, che in questo modo perderebbe un servizio che costituiva uno dei pochi punti a favore del quartiere rispetto ad altre aree della città. Difficile pensare a un’operazione per “alleggerire” il parcheggio, visto l’elevato numero di stalli vuoti che ogni volta si trovano al suo interno. Difficile anche pensare che i ticket del parcheggio possano risanare la situazione economica di chi ha condotto un’operazione immobiliare evidentemente non calibrata sulla realtà trentina. Quindi dove è stata partorita tale idea?
Oltre al danno agli utenti saltuari, frequentatori delle attività economiche (ristoranti, caffetterie, negozi… ), il nuovo balzello sembrerebbe destinato a non risparmiare neanche chi lavora nel quartiere, tanto che alcune società si dice siano già in cerca di un accordi.
Non posso che esprimere la mia perplessità e preoccupazione per tale iniziativa, che andrebbe a inficiare gli sforzi di quanti hanno scelto di scommettere sulla città investendo nel quartiere e resistendo alle notizie, purtroppo già numerose, di abbandono delle attività commerciali dall’area. In tutto ciò, pesa il silenzio di un’amministrazione comunale che pare aver abdicato al suo ruolo di regia sulla città e che, a parte concentrarsi nel costruire costosi sottopassaggi, pare non avere un’idea di lungo periodo per il rilancio di un quartiere mai decollato.
Matteo Rigotti
Candidato della lista AGIRE per il Trentino, a sostegno del candidato Sindaco Marcello Carli
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 30 agosto 2020: